Giuseppina Ambrosio
Chirurgia Maxillo-Facciale
Migliorare la pelle del viso con skin booster, peeling bifasico e idrossiapatite di calcio
Per migliorare la bellezza della pelle del viso si possono combinare più trattamenti: skin booster, peeling bifasico e filler con idrossiapatite di calcio.
Che cos’è uno skin booster e perché migliora la qualità della pelle
Il peeling bifasico: i vantaggi rispetto al tradizionale monofasico
L’idrossiapatite di calcio e la produzione di collagene
Combinazione di skin booster, peeling bifasico e idrossiapatite di calcio
La bellezza della pelle è un concetto che va al di là delle rughe o dell’invecchiamento. Una bella pelle è liscia, morbida, idratata e dalla texture omogenea. Mantenere una buona qualità della pelle, facendo attenzione a curarla sia dall’esterno e sia dall’interno, aiuta anche a prevenire, o almeno ritardare, la comparsa dei segni dell’invecchiamento.
I principali segni dell’invecchiamento sono sicuramente le rughe e le linee sottili, ma anche una più accentuata lassità cutanea: la pelle perde elasticità e compattezza, si svuota dei volumi e tende a cedere verso il basso. La perdita di queste caratteristiche è causata da una progressiva deplezione delle riserve di collagene, elastina ed acido ialuronico nel derma. Queste tre molecole hanno un ruolo fondamentale nella struttura della pelle, e soprattutto nel mantenerla compatta ed elastica.
Il collagene e l’elastina formano una rete che funge per l’epidermide da vero e proprio “scheletro” di sostegno. A dare spessore a questa struttura è invece l’acido ialuronico, che legandosi a moltissime molecole di acqua forma una matrice gelatinosa che determina i volumi del volto. Quando, con il passare del tempo, le riserve di queste molecole diminuiscono, ecco che la pelle perde compattezza ed elasticità, lasciando spazio alla comparsa di rughe e di lassità cutanee.
Il collagene e l’elastina vengono prodotte nel derma dai fibroblasti. Queste cellule specializzate iniziano a rallentare la loro attività già intorno all’età di 25 anni. I risultati ovviamente non si vedono subito, perché per diversi anni le riserve di molecole neo prodotte sono sufficienti a coprire la degradazione di quelle più vecchie. Intorno ai 30 anni però, cominciamo a vedere le prime rughe di espressione.
L’acido ialuronico è invece influenzato più da fattori legati all’ambiente e allo stile di vita, perché sono i radicali liberi, che se presenti in eccesso, ne determinano una più rapida degradazione. I radicali liberi sono molecole normalmente prodotte dall’organismo durante la respirazione cellulare aerobica, ma in alcune condizioni possono essere prodotti in eccesso. Quali sono queste condizioni? Beh, sono molteplici, ed associate proprio allo stile di vita: abitudine al tabagismo, esposizione cronica della pelle al sole (ancora di più, se non viene utilizzata una crema con un fattore di protezione adeguato), attività fisica molto, troppo intensa, alcuni metodi di cottura dei cibi.
Ci sono poi altri fattori ambientali e comportamentali che influiscono sulla qualità della pelle. Parliamo ad esempio di pori dilatati e punti neri, che rendono disomogenea la texture. Sono causati da un eccesso di sebo ed un accumulo di sporcizia, che a loro volta sono dovuti principalmente ad una skin care scorretta, o meglio incompleta. È infatti importante rimuovere tutti i giorni impurità ed eccesso di sebo attraverso una detersione accurata della pelle, seguita dall’applicazione di un tonico, astringente o purificante a seconda del tipo di pelle.
Anche le basse temperature influiscono sulla qualità della pelle: il freddo danneggia quello che è conosciuto come film idrolipidico superficiale, uno strato di acqua e grasso che protegge la pelle e ne mantiene l’idratazione profonda e superficiale. Con le basse temperature infatti, la pelle è sempre più secca. Basti pensare alle mani: quanta crema, e quanto deve essere ricca di sostanze grasse per far tornare la pelle liscia e morbida?
Con il passare del tempo quindi la pelle cambia, il tessuto perde elasticità e compattezza e lascia spazio alla comparsa dei segni dell’invecchiamento. Non solo però: anche le pelli più giovani, esposte a determinati fattori ambientali, perdono luminosità e freschezza, con un evidente peggioramento della texture.
Combinare più trattamenti di medicina estetica permette in questi casi di ridare uno “sprint” alla pelle, facendole guadagnare luminosità e freschezza trattando allo stesso tempo i segni del tempo. Skin booster, peeling bifasico, filler con idrossiapatite di calcio: il primo consiste in microiniezioni di acido ialuronico cross linkato e glicerolo, l’ideale per ripristinare l’idratazione ed i volumi del volto. Il peeling bifasico ha un’azione esfoliante profonda ed allo stesso tempo nutriente, perché oltre all’acido tipico di tutti i peeling ha anche nella sua formulazione gruppi funzionali di amminoacidi e vitamine, che tra l’altro stimolano anche la produzione di nuovo collagene. Ma è l’idrossiapatite di calcio a spingere ancora di più sull’acceleratore di collagene: formulato sottoforma di microsfere, fornisce uno stimolo meccanico ai fibroblasti per produrre nuovo collagene, ripristinando compattezza ed elasticità cutanea.
Che cos’è uno skin booster e perché migliora la qualità della pelle
Gli skin booster, noti anche come filler idratanti, sono trattamenti di medicina estetica basati su micro iniezioni di acido ialuronico nella pelle. Lo skin booster è un prodotto a base di acido ialuronico stabilizzato simile all’acido ialuronico naturalmente presente nella nostra cute, che rappresenta per le cellule un vero e proprio stimolo e incentivo alla rigenerazione in quanto ha la capacità di stimolare i fibroblasti a produrre nuovo tessuto collagene.
Lo skin booster è un trattamento di medicina estetica che migliora la bellezza della pelle, soprattutto per quanto riguarda idratazione e luminosità. Un trattamento a base di acido ialuronico e glicerolo riesce a contrastare e a rallentare la perdita di acido ialuronico nel nostro connettivo, e quindi a mantenere un aspetto più fresco, più idratato della cute, più elastico e a conferire idratazione e luminosità ai tessuti del volto, del collo, del dorso e delle mani, in effetti è utile in tutte le fasce d’età.
La differenza fondamentale rispetto ai filler è che gli skin booster sono progettati per idratare e “ rigenerare”. Non sono invece adatti per volumizzare e modellare il viso, pertanto, danno ottimi risultati nell’appianare le linee sottili, ma non sono la scelta migliore per riempire rughe profonde come i solchi nasolabili.
Il peeling bifasico: i vantaggi rispetto al tradizionale monofasico
Il peeling bifasico è un approccio dolce che viene privilegiato dagli esperti del settore per la sua metodologia innovativa e gli ottimi risultati. I benefici del peeling bifasico sono visibili ovunque non solo sul viso, ma anche nelle zone del collo e del décolleté, delle mani e delle braccia, sulle gambe e sull’addome.
Il peeling bifasico ha un duplice effetto esfoliante e rivitalizzante, ha il vantaggio di presentarsi inoltre come trattamento delicato che non crea effetti avversi e che garantisce ottimi risultati aiutando anche a ottenere della pelle più distesa grazie ad una tensione locale delle rughe sottili.
Il peeling bifasico è un trattamento indolore che presenta numerosi benefici come il ringiovanimento dei tessuti fin dalla prima seduta, un effetto illuminante, rimpolpante, antiossidante: le rughe appaiono immediatamente distese anche grazie alla formulazione del nuovo collagene. Il peeling bifasico in effetti è una specie di scrub, ma decisamente più potente e con effetti più efficaci.
I peeling bifasici, rispetto ai monofasici, sono più delicati e stabili, questo perché la loro formulazione è caratterizzata dalla presenza di un acido molto potente come il tricloroacetico (presente anche nei monofasici) con l’aggiunta però di complessi funzionali rappresentati da amminoacidi. Questo permette di unire l’azione esfoliante profonda ad un effetto biorivitalizzante.
L’idrossiapatite di calcio e la produzione di collagene
L’idrossiapatite di calcio viene in genere utilizzata con tecniche filler. È complessata con un gel di carbossimetilcellulosa formulata sotto forma di micro sfere; questa molecola favorisce uno stimolo meccanico sui fibroblasti per produrre nuovo collagene. Una volta innescato il processo sono necessarie circa tre settimane per vedere risultati ottimali, perché è questo il tempo che serve al nostro organismo per produrre nuovo collagene.
Il gel di carbossimetilcellulosa nel quale sono immerse le micro sfere, funziona invece come un classico filler riempitivo. La sua azione è quella rimpolpante, quindi va a nutrire il tessuto e a restituire alla pelle quello spessore che viene naturalmente perso con l’età. Il risultato, in questo caso, è visibile già dopo le prime sedute, con la pelle che appare più soda e compatta.
Il trattamento biostimolante con idrossiapatite di calcio deve essere eseguito da medici estetici molto preparati, i quali studieranno per ogni paziente un protocollo personalizzato ai fini di ottenere i risultati migliori, in base anche al tipo di pelle ad allo stato d’ invecchiamento del tessuto. Una volta iniettato nel derma saranno stimolati i fibroblasti alla produzione di collagene ed elastina. Nelle tre settimane successive al trattamento si osservano una cute più elastica e turgida con miglioramento del quadro delle rughe gravitazionali. L’ovale del viso ne risentirà in quanto sarà più definito.
Il trattamento con idrossiapatite di calcio porta a risultati nell’immediatezza stimolando la naturale produzione di collagene; dopo 2-3 mesi dal trattamento si può ottenere fino a circa il trenta per cento in più di formazione di nuovo collagene, consentendo un considerevole e ben visibile miglioramento strutturale della pelle.
Combinazione di skin booster, peeling bifasico e idrossiapatite di calcio
Per un ringiovanimento cutaneo naturale e armonioso bisogna agire su più aspetti. Per questo motivo può rilevarsi molto utile combinare più trattamenti di medicina estetica per eliminare gli inestetismi dell’invecchiamento e restituire freschezza e luminosità.
Il trattamento a base di idrossiapatite di calcio può essere associato con altri trattamenti per far sì che la pelle sia maggiormente ricettiva per protocolli combinati di medicina estetica. Ad esempio, peeling bifasico e trattamento a base di idrossiapatite di calcio è una combinazione vincente che restituisce elasticità, luminosità e tonicità alla pelle. L’idrossiapatite di calcio stimola la produzione di collagene nei fibroblasti del derma, contribuendo al mantenimento della sua elasticità. Il peeling bifasico favorisce l’esfoliazione e il rinnovamento cutaneo, migliorando la texture della pelle.
Un ulteriore associazione è quella tra acido ialuronico e idrossiapatite di calcio, che permette di ottenere un ringiovanimento del volto a 360 gradi. In particolare, su pelli più adulte l’acido ialuronico favorisce un supporto per massimizzare il risultato del trattamento biostimolante con idrossiapatite di calcio, che ripristina le riserve di collagene per rendere la cute più tonica ed elastica.
Oggi giorno il contesto della medicina estetica è un mondo in continua evoluzione alla costante ricerca di combinazioni di trattamenti estetici non invasivi o mini invasivi mirati al mantenimento di un aspetto più giovane e sano.
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