Stefania Belletti
Medicina estetica
Definizione e volume naturale al volto il trattamento con acido ialuronico
L’acido ialuronico è la molecola più utilizzata nei filler moderni: molto versatile, ringiovanisce il viso con risultati naturali ed armoniosi.
Come la perdita di volume cambia la conformazione del volto
Quali sono le proprietà dell’acido ialuronico
Quali devono essere le caratteristiche di un filler volumizzante
L’aspetto del volto subisce molti cambiamenti con gli anni che passano: è il processo di invecchiamento cutaneo, noto anche con il termine aging, che influisce sul tono e sulla texture della pelle, porta ad una perdita dei volumi naturali del volto, e non ultima la comparsa delle rughe. Per meglio capire cosa succede, bisogna andare a studiare più da vicino quali sono i processi biologici coinvolti ed i fattori ambientali che determinano, con il passare degli anni, la comparsa dei segni dell’invecchiamento.
Possiamo dividere le cause dell’invecchiamento in due gruppi: quelle responsabili del cronoaging (invecchiamento legato all’avanzare dell’età biologica) e quelle che determinano il fotoaging (invecchiamento legato all’esposizione al sole, o più in generale a fattori imputabili all’ambiente ed allo stile di vita).
Nella struttura della pelle possiamo individuare tre molecole fondamentali: il collagene, l’elastina e l’acido ialuronico. Le prime due sono proteine fibrose, e sono quelle che formano lo “scheletro” di sostegno della pelle. L’acido ialuronico è invece uno zucchero, la cui struttura ha la capacità di legarsi a moltissime molecole di acqua, formando una matrice gelatinosa che nel derma è responsabile del mantenimento dello spessore e della turgidità del tessuto cutaneo, e di conseguenza di quelli che sono i normali volumi del volto.
Con il passare degli anni, la concentrazione di queste molecole nel nostro corpo diminuisce, sia perché la produzione delle stesse rallenta, e sia perché determinati fattori legati all’ambiente ed allo stile di vita ne velocizzano la degradazione.
Il collagene e l’elastina vengono prodotte dai fibroblasti, cellule specializzate del derma. Con il passare degli anni essi rallentano la propria attività, e questo porta nel tempo ad avere a disposizione sempre meno molecole nuove per sostituire quelle più vecchie, le quali perdono efficienza e vengono pertanto degradate. Questo porta ad una perdita di compattezza ed elasticità del tessuto cutaneo, che si traduce nella comparsa delle rughe di espressione prima, e nella perdita di spessore, volume e comparsa di lassità cutanee più in là nel tempo, in generale non prima dei 40 anni.
L’acido ialuronico è invece più sensibile a tutti quei fattori di stress che possono arrivare dall’ambiente o dallo stile di vita. I raggi UVA e UVB che compongono la luce del sole, l’abitudine al tabagismo, un’attività fisica troppo intensa protratta nel tempo, un livello di stress cronico di bassa intensità, questo e molto altro portano nell’organismo ad un incremento dei livelli di stress ossidativo, determinato da un accumulo di radicali liberi.
I radicali liberi sono molecole che vengono naturalmente prodotte dal nostro organismo durante la respirazione cellulare, e che altrettanto facilmente vengono eliminate. Tutti i fattori sopraelencati determinano un incremento nella produzione di radicali liberi da parte dell’organismo, e questo eccesso non riesce ad essere adeguatamente smaltito. I radicali liberi accumulati esplicano la loro azione a livello cellulare: essi possono arrecare danni al DNA, oltre a predisporre all’invecchiamento cutaneo in quanto determinano una iperattivazione della ialuronidasi, enzima deputato alla degradazione dell’acido ialuronico.
Quindi, ricapitolando: con gli anni che passano nel nostro corpo diminuiscono le riserve di collagene, elastina ed acido ialuronico, le tre molecole fondamentali della struttura della pelle. Per questo motivo intorno ai 35 anni iniziano piano piano a fare la comparsa i segni dell’invecchiamento: rughe di espressione prima, lassità cutanee e perdita dei volumi del volto poi.
In medicina estetica sono stati messi a punto trattamenti filler che utilizzano proprio l’acido ialuronico per ripristinare i volumi persi con l’età. Questi filler sfruttano quelle che sono le naturali capacità di questa molecola di integrarsi perfettamente all’interno del tessuto cutaneo, perché comunque presente anche a livello fisiologico. I filler a base di acido ialuronico esaltano la bellezza naturale del viso senza alterarne né trasformarne la naturale conformità.
In particolare, il filler volumizzante dei Centri Medici Belotero si adatta alle strutture anatomiche residenti, mantenendo la forma nel tempo. Queste caratteristiche sono legate alla sua tecnologia cross-linkante brevettata e assicurano una corretta proporzione tra le aree trattate e quelle non trattate.
Come la perdita di volume cambia la conformazione del volto
La perdita di volume del viso è un processo naturale che può influenzare significativamente l’aspetto estetico e la conformazione del volto nel corso del tempo. Questo fenomeno è spesso associato all’invecchiamento. La perdita di elasticità e di collagene, insieme al riassorbimento osseo e alla riduzione del grasso sottocutaneo, trasformano progressivamente il nostro viso. Il viso diventa meno triangolare e più squadrato. Questo cambiamento può interessare diverse aree del viso: gli zigomi, le guance, le tempie e il mento.
Quali sono le proprietà dell’acido ialuronico
L’acido ialuronico è un glucosaminoglicano presente nella matrice extracellulare di vari tessuti del corpo umano compreso il derma. Ha un forte potere idrofilo e pertanto richiama acqua conferendo volume e pienezza nelle aree dove viene iniettato. Ha proprietà idratante, riparatrice e rigeneretiva e costituisce una sorta di impalcatura che permette al tessuto di mantenere tono ed elasticità. È un gel incolore e trasparente che può essere addizionato con lidocaina per ridurre il disagio al paziente durante il trattamento.
L’acido ialuronico libero e non cross-linkato viene degradato dall’enzima ialuronidasi in due giorni, pertanto la reticolazione è un processo importante che determina la sua durata nel tempo.
Quali devono essere le caratteristiche di un filler volumizzante
Un filler volumizzante sarà più reticolato di un filler non volumizzante e deve possedere due caratteristiche reologiche importanti:
- l’elasticità (G’) cioè la capacita del gel di resistere alla deformazione quando sottoposto all’applicazione di una forza esterna, come i movimenti dei muscoli facciali;
- la viscosità (G”) cioè la capacità del gel di recuperare la sua forma originale dopo aver rimosso la forza applicata.
Quindi l’efficacia di un filler volumizzante dipende dalla sua capacità visco-elastica e la scelta del prodotto ideale deve tener conto della durata, del piano di applicazione e del sito anatomico da trattare.